Dopo un viaggio premio già piuttosto rocambolesco
fatto assieme ai genitori nell’Est europeo, Tito riesce ad organizzare una
sorta di spedizione culturale nelle terre visitate da bambino. Assieme alla
fidanzata dark filoamericana, la sua amica del cuore Anna e i suo il suo
ragazzo Sony Boy che inaspettatamente diventerà l’amico del viaggio tanto
agognato, parte alla ricerca di un mondo idealizzato fin dall’infanzia. Un amore per l’Est nato dai racconti di
viaggio dell’amico di famiglia Giorgio, origliati
e reinterpretati da bambino, un posto magico chiamato “Paesi dell’Est dove le foto a
colori vengono in bianco e nero, e dove c’è anche una città divisa da un muro
gigante che si può pasticciare senza che nessuno dica niente. Di giorno, poi,
al posto del filo spinato stendono dei rotoloni di marzapane buono”.
Inizia così un viaggio lirico raccontato con un tocco
rapido e dissacrante tra le capitali europee in piena fibrillazione per
l’imminente caduta del Muro, che emozionano il lettore, trasmettendogli un
messaggio epocale difficile da dimenticare.
Lasciando polemicamente la combriccola delle due donne,
il viaggio si trasformerà da normale
pellegrinaggio culturale e di svago in un’indimenticabile esperienza di vita
che segnerà i personaggi dando così l’opportunità ai due protagonisti maschili
di scoprire con goliardia e spensieratezza le terre che incontrano.
Quel
viaggio sgangherato, tra lerci ostelli, grandi bevute, musica punk e
scorribande notturne, porterà Tito ad un nuovo viaggio alla ricerca delle
proprie origini e dei propri desideri e ad una drastica scelta di vita.
Isabella Raccanello
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